“Ho provato i capi Nexus grazie al mio amico Simone Moro che mi diceva quanto erano incredibili;e li ha fatti indossare per dormire. Io ho un sonno pessimo, disturbato. Dopo la notte con i capi Nexus mi sono svegliato davvero riposato. La sensazione è di netto recupero dalla stanchezza. Da allora li utilizzo in varie situazioni, dal riposo, all’allenamento”.
Joby, nasce in Louisiana (USA), dove non esistono montagne e la collina più alta raggiunge a malapena i 600 metri. All’età di quindici anni inizia la sua carriera colma di avventure, guidando fino al Guatemala, in compagnia di amici, per esplorare le antiche rovine dei Maya e scalato i vulcani dell’America Centrale. Da allora non ha mai smesso di girare il mondo.
Nel 1993, dopo aver passato un periodo di allenamento in Bolivia, scala il Monte Elbrus (5.643 metri), la più alta montagna dell’Europa nel Caucaso russo. Nel 1994 scala l’Aconcagua (6.959 metri), in Argentina, la più alta vetta del Sud America. Nel 1995 Joby inizia le sue avventure in Alaska, scalando il Monte Mckinley (6.194 metri), considerato il luogo più inospitale e duro della Terra. Dopo lunghi viaggi in Europa e Africa, alla fine del mese di Marzo 1999, Joby inizia un’avventura durata due mesi in Asia, alla conquista dell’Everest.
La più alta montagna del mondo si concede con difficoltà. Dopo che tutti i membri della sua spedizione, esausti si ritirano al campo base, Joby continua in solitario affrontando la neve alta e senza corde di sicurezza. In free climbing affronta la Cresta Sudest e la parte più pericolosa ed esposta dell’Everest, la tristemente nota “Hillary Step”, raggiugendo la cima. Nell’aprile del 2000 Joby si reca nella sperduta Papua New Guinea e scala il Puncak Jaya (4.884 metri), detto anche Carstensz Pyramid.
Nel 2004 Ogwyn ha battuto il record di salita in velocità di uno dei picchi di 8.000 metri: il Cho Oyu in Tibet.